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Avete già visto l'ultimo trailer di Lightning Returns: Final Fantasy XIII? Mat Kishimoto, associate product marketing manager di Square Enix, ha spiegato com'è nata l'idea di pubblicizzare l'uscita del gioco con un video a 16-bit...
"Il trailer è frutto della collaborazione tra Square Enix Japan e gli uffici di Square Enix America. Si tratta di un'animazione. Nessun segmento del trailer è mai stato giocabile. Abbiamo utilizzato diversi strumenti per creare il video. Non posso svelare in dettaglio come sono stati realizzati i file audio e video, ma posso dire che alcuni elementi sono stati creati da zero, prendendo come riferimento la grafica dei giochi SNES".
Kishimoto ha aggiunto che il progetto ha richiesto circa sei mesi, ma allo stesso tempo ha voluto precisare che "non è stato portato via tempo" allo sviluppo di Final Fantasy. "Il trailer è il risultato dello sforzo congiunto del team di sviluppo e di vari team internazionali di Square Enix e ha lo scopo di raccontare la storia della saga di Final Fantasy XIII per entusiasmare i fan in attesa di Lightning Returns" [..] "Sapevamo che sarebbe stato difficile riassumere le storie del franchise, perché i giochi che ne fanno parte sono molto lunghi e hanno trame estese". [...] "L'idea del video è stata approvata lo scorso novembre da Yoshinori Kitase in persona, ovvero da colui che è stato il produttore di Final Fantasy VI e che lo è attualmente per Lightning Returns". [...] "Abbiamo anche lavorato col sound team per assicurarci che la musica si integrasse perfettamente con le scene e per ciò sono state necessarie più di venti fasi di revisione. All'inizio da parte nostra c'era un po' di esitazione, per cui ci ha stupito ricevere un feedback così positivo dai fan. Ogni fase di questo progetto ha rappresentato una sfida, ma è stato bellissimo poter offrire una cosa del genere alla community di Final Fantasy a pochi giorni dalla data d'uscita di Lightning Returns: Final Fantasy XIII".
Ma perché realizzare un trailer dalla grafica retrò? "Lo scopo era quello di istruire i fan di Final Fantasy che non hanno mai giocato a Final Fantasy XIII o Final Fantasy XIII-2 e farlo in modo che le cose mostrate gli fossero familiari; di qui l'idea di includere alcuni riferimenti ai classici Final Fantasy. Nonostante non si tratti di un prodotto giocabile, spero che sia piaciuto a tutti", ha concluso Kishimoto.
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